La vendetta delle Serfices by Ilaria Bellomo

La vendetta delle Serfices by Ilaria Bellomo

autore:Ilaria Bellomo [Bellomo, Ilaria]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2016-11-26T23:00:00+00:00


*

“Qui non c’è anima viva” si lamentò Lizzie. Si erano teletrasportati su Syumphoc grazie ad una bottiglietta salvata da Karpò dalle grinfie di Mairin e conservata con cura dentro la sua valigia. Avevano deciso in primis di setacciare il luogo dove si trovavano Solerzius, Màlcatraz e Marzia, attuando una trappola nel momento in cui li avessero sorpresi. Tuttavia, quando giunsero davanti la capanna, dotata nuovamente della sua pelle di Serfices, Lizzie rese lei e Bruk totalmente invisibili. Karpò poteva farlo da sola.

“Non sarebbero mai rimasti nello stesso posto sapendo che noi due eravamo fuggiti” Bruk misurava a grandi passi il terreno attorno alla casa. “Liz, guarda qui!”

Lei si precipitò verso il ragazzo, che si era accovacciato ed esaminava uno strato di terra di diverso colore e lievemente scomposto rispetto al resto del prato.

Indicò un punto ben preciso: “È qui che hanno sepolto Mògara”.

Anche Karpò si avvicinò. Con un gesto della mano sollevò l’intero strato di ghiaie e erbacce e il corpo della Serfices riemerse. Era violaceo e maleodorante e le branchie sulla coda da sirena ricoperte dalla propriamente detta Pelle di Serfices, si stava staccando completamente dal suo corpo, rimanendo l’unica parte ancora scintillante e viva della creatura.

“Questo è un problema” sentenziò Bruk, storcendo il labbro. Si alzò e si portò una mano alla testa, evidentemente sovrappensiero.

“Oh no. Hanno preso molta pelle di Serfices. Questo significa che hanno nuovamente molto potere. Dobbiamo sbrigarci” disse Lizzie agitata.

“Non possono entrare così facilmente” intervenne Karpò. “Io posso disattivare alcune maledizioni ed evitare che gli incantesimi di protezione ci inceneriscano, ma loro staranno studiando un modo per infiltrarsi”.

“Non ci resta che andare ad avvisarli allora” si limitò a dire Bruk, sollevando le spalle.

Lizzie lo guardò fisso, ma distolse subito gli occhi. Lui era stato fin troppo sicuro che le punte nere avessero lasciato quel posto ed era sempre stato del parere che non dovevano perdere un minuto di più e andare ad avvisare gli altri prescelti. Si chiese perché fosse così devoto a tale missione. Il fatto di avergli salvato la vita non significava che lui avrebbe dovuto ricambiare per forza.

“Bruk se vuoi…insomma, adesso che siamo qui, io posso tornare a castello con Karpò. Non sei costretto a rimanere e soprattutto reputati completamente libero dal tuo debito…”

“Non rimango perché mi sento in debito con te” disse lui troppo velocemente. Si avvicinò a Lizzie, sorridendo ironicamente e guardandola dritta negli occhi: “Rimango per te”. I suoi occhi espressivi rimasero piantati in quelli di Lizzie fino a quando lei non li distolse, a disagio.

“Bhè, io desidero per te una vita da creatura libera, finalmente”.

“L’ultima cosa che voglio è lasciarti sola. Quando ti riporterò dentro le mura della tua casa, potrò finalmente essere libero. Poi sarai tu a buttarmi fuori, se vorrai” strinse le labbra con quel suo fare misterioso e si voltò, senza aspettare che Lizzie replicasse. Lei si limitò a sorridere, ma non disse più niente. Si era così abituata alla sua presenza che non averlo vicino nel prossimo futuro immediato, avrebbe reso tutto troppo noioso.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.